Inizio a lavorare intorno ai venti anni mettendo a frutto l’esperienza quindicennale di danza e proponendo seminari basati sull’esplorazione del movimento all’A.I.R. D.A di Treviso, associazione di ricerca diretta dallo psichiatra Giovanni Gastaldo e dalla psicologa Miranda Ottobre. Contemporaneamente frequento la facoltà di pedagogia conoscendo Maria Grazia e Alberto Bermolen, docenti di psicologia presso l’università di Buenos Aires. Con loro muovo i primi passi in un mondo simile a quello delle Costellazioni Familiari: lo psicodramma di Moreno ed il disegno onirico. Seguo passo dopo passo il loro lavoro e i loro insegnamenti per quasi 10 anni.
Mi laureo in pedagogia con lode e frequento il master post-universitario in
pedagogia clinica. Insegno presso la Scuola di specializzazione post
universitaria ISFAR (Istituto Superiore Formazione Aggiornamento Ricerca). Nello
stesso periodo insegno pedagogia e psicologia al liceo pedagogico "Maria Assunta" di
Castelfranco Veneto occupandomi, come libera professionista, di bambini e
adolescenti in difficoltà. Collaboro con il Comune di Treviso creando diversi
progetti che mirano a prevenire il disagio giovanile: corsi di teatro-danza, creazione di un concorso nazionale per band emergenti
("Il vulcano e il lago"-
sentire le emozioni /"La torre blu" - prevenire l’isolamento).
Dopo diversi anni di lavoro come pedagogista e pedagogista clinica mi dissocio
dall’ANPEC (associazione nazionale pedagogisti clinici) e sospendo la mia
professione andando a lavorare con i contadini nelle fattorie del Chianti. Dopo
due anni decido di tornare a esercitare lasciandomi guidare dalla lunga
esperienza personale e professionale nell’approccio psico-corporeo. Questo mi
conduce spontaneamente verso la visione che Bert Hellinger - principale studioso
e divulgatore della tecnica da lui chiamata "Costellazioni Familiari" -
sperimenta e propone nei suoi seminari. Nell’approccio sistemico
trovo conferma d’intuizioni basilari sperimentate nel corso del mio percorso e
del mio lavoro. Mi formo con Gerhard Walper, Yann-Yves Malleut, Stefano
Silvestri.
Ora sono facilitatrice in Costellazioni Familiari e Counselor Trainer riconosciuto dalla SIAF (Società Italiana Armonizzatori Familiari) e docente di Alta Formazione, titolo quest'ultimo che mi consente d'insegnare ai counselor già diplomati che intendono specializzarsi ulteriormente.Tengo seminari di Costellazioni Familiari in Italia e in Francia. Collaboro con l’istituto di metapsicologia di Milano e con la scuola di counseling "Ispico" di Roma.
Contemporaneamente al percorso 'ufficiale' ho sviluppato fin da bambina una
ricerca personale attraverso il corpo. Ho una formazione accademica in danza
classica e contemporanea. Ho esplorato il teatro-danza e le contrade vicine,
creando e mettendo in scene diverse piece di teatro-danza.
Ho esplorato il corpo attraverso la meditazione, avvicinandomi in particolare
alla danza meditativa della tradizione tantrica del Kashmir. Questa ricerca
sempre più precisa e attenta mi ha condotta e continua a condurmi verso un
ascolto sempre più neutro e silenzioso.
P1. Il mio obbiettivo professionale è accompagnare la persona verso il
riconoscimento del potenziale personale. In sede di costellazioni facilito la
soluzione che è già inconsciamente presente nella richiesta che viene fatta. Non
ho aspettative personali, se non il contributo richiesto in cambio del tempo e
delle competenze acquisite durante anni di formazioni.
2. Aggiorno costantemente le mie competenze professionali continuando la mia
formazione con insegnanti che considero preparati. Collaboro con i miei colleghi
per evitare di confinarmi in un’attività solitaria e auto-referenziale.
3. La mia modalità di lavoro è basata sull’assenza di giudizio riconosco e
condivido la storia e la particolarità della persona che chiede il mio
intervento. Non ho credi religiosi o ideologici da difendere o da proporre.
4. ll mio lavoro è pragmatico, si muove verso la soluzione e la focalizzazione
del problema. Rinforzo la responsabilizzazione della persona che chiede il mio
intervento.
5. Il mio lavoro esclude la terapia.Non faccio alcuna diagnosi medica e non
prescrivo farmaci.
6. Sono tenuta al segreto professionale e chiedo la stessa riservatezza a quanti
partecipano ai gruppi che conduco: le informazioni che si condividono, in
particolare durante il lavoro delle costellazioni familiari, rimangono
confidenziali.
Per quanto riguarda la deontologia professionale del counselor in termini più
generali, si può prendere visione a questo indirizzo:
www.siafitalia.it